"Noi siamo come nani sulle spalle di giganti, così che possiamo vedere più cose e più lontano di quanto vedessero questi ultimi; non perché la nostra vista sia più acuta, o la nostra altezza ci avvantaggi, ma perché siamo sostenuti e innalzati dalla statura dei giganti ai quali ci appoggiamo"

Bernardo di Chartres,1120

giovedì 6 novembre 2014

François Robichon de La Guérinière

François Robichon de La Guérinière nacque nel 1688 a Essay  in Francia: Figlio di Pierre Robichon, signor de La Guérinière, che era un ufficiale e della duchessa di Orleans, aveva un fratello maggiore, Pierre des Breosses de La Guérinière, che fu direttore dell'Accademia di Equitazione di Caen.

Trascorse la sua giovinezza in Normandia e nel 1715, dopo aver conseguito il diploma di "scudiere del Re", si trasferì a Parigi ove per quindici anni fu direttore di una prestigiosa accademia di equitazione ed è qui che si guadagnò la reputazione di essere un cavaliere ed un insegnante senza pari.
Qui addestra cavalli, istruisce allievi e scrive la sua famosa opera Ecole de Cavalerie (Scuola di Cavalleria) pubblicata per la prima volta nel 1729.
Nel 1730, il Principe Charles de Lorraine, "Gran Scudiere" di Francia, gli affidò la direzione del Real maneggio delle Tuilieres, incarico che tenne fino alla sua morte avvenuta il a Parigi nel 1751.
Finissimo conoscitore di cavalli e uomo di cultura fu l'illumunista dell'equitazione, capace di liberarsi dei vecchi schemi e di inventare cose mai viste, rimise in ordine, completò e codificò i principi dell'equitazione già scritti in passato, ripulendoli e semplificandoli.
I migliori cavalieri d'Europa andavano da lui per perfezionarsi.Così la sua dottrina fu adottata e propagandata in tutto il mondo. Ancora oggi, l'attuale Tempio dell'Alta Scuola, la Scuola di Equitazione Spagnola di Vienna, è erede della tradizione classica incarnata in de La Guérinière.

De La Guérinière rimane nella storia dell'equitazione principalmente per:
  • aver modificato la sella sino ad allora in uso eliminando l'arcione rilevato e la paletta alta che tenevano incassato il cavaliere, insegnando a quest'ultimo a ricercare il proprio equilibrio nell'assetto, con una posizione più naturale ed elegante. In questo modo il cavaliere acquisiva la grazia per poter sentire e assecondare i movimenti del cavallo in perfetta libertà ed equilibrio pur mantenendo la capacità di adattare le sue richieste alla condizione e alle forze del cavallo che montava.
  • aver inventato un particolare "movimento" utilissimo per ginnasticare e rendere agili e flessibili i cavalli: "la spalla in dentro".


Ha detto:
"La spalla in dentro è la prima e ultima lezione di tutte quelle che si possono dare ad un cavallo perchè ne scioglie le spalle, poco a poco il cavallo si metterà sulle anche, si disporrà a rispondere ai talloni e questo gli darà un buon appoggio sulla mano"

Le fonti:
http://it.wikipedia.org/wiki/Fran%C3%A7ois_Robichon_de_La_Gu%C3%A9rini%C3%A8re
http://megascambio.megamente.com/CavalloMagazine/Cartellla_loghi/INVIO%20CYDONIA/NAZIONALE/INVIATE/CX131039.pdf 
http://www.aaee.it/node/83 
http://www.artisticdressage.com/dlg-quotes.html

 

Nessun commento:

Posta un commento