"Noi siamo come nani sulle spalle di giganti, così che possiamo vedere più cose e più lontano di quanto vedessero questi ultimi; non perché la nostra vista sia più acuta, o la nostra altezza ci avvantaggi, ma perché siamo sostenuti e innalzati dalla statura dei giganti ai quali ci appoggiamo"

Bernardo di Chartres,1120

mercoledì 29 ottobre 2014

Le origini delle mie ricerche

In questi ultimi mesi mi sono dedicata alla ricerca e alla scoperta dei testi classici di equitazione. Tutto è nato quando ho capito che il metodo di lavoro insegnato nel mio maneggio era 'diverso' da ciò che ho potuto riscontrare in altri centri equestri. Mi sono trovata veramente spiazzata quando ho voluto mettermi alla prova e verificare la mia preparazione in un'altra scuola, con un altro istruttore, con altri cavalli. E' stato veramente deludente, sono stata criticata praticamente in tutto ciò che facevo. Ora io so di non avere un buon assetto, ho grosse difficoltà ad abbassare bene i talloni (ho anche pensato di romperli e farmeli aggiustare già nella giusta posizione :) ... ci provo ad ogni lezione ormai da 3 anni e ancora non ce la faccio :((( ), però le correzioni più forti le ho avute sull'uso delle redini, quindi delle mani. Senza contare che, sapendo da che scuola provenivo, i giudizi riguardo il medoto seguito da mio maestro non sono stati dei più lusinghieri (questa cosa l'ho trovata veramente poco elegante!!!).
Allora mi sono fatta delle domande:
Cosa sto facendo? Che strada sto percorrendo? Perché la maggior parte delle persone va per una strada diversa?
Ho cercato le risposte partento dal presupposto che ho piena fiducia nel mio istruttore e che quindi dovevo capire il perché la sua tecnica fosse 'diversa' dalle altre, quali fossero i principi sui quali si basa e perché fosse così in controtendenza.
Sapevo che seguiva la filosofia della “Ecole de Légèreté“ (Scuola della Leggerezza) di Philippe Karl, frequenta regolarmente dei corsi, pensavo fossero solo per la sua formazione professionale e che la questione poco mi riguardasse... che stupidità!
Tutti i suoi insegnamenti sono basati su questa filosofia!
Allora ho cominciato a ricercare nel web tutto ciò che racconta in qualche modo di questa "Scuola di Leggerezza" , ho trovato i siti ufficiali, blogs o siti di istruttori che insegnano questo metodo, visionato filmati su youtube, letto interviste varie, insomma un po' di tutto. Ho acquistato il libro di Philippe Karl "Derive del dressage morderno", l'ho letto ormai quattro volte ed ogni volta è una riscoperta. Sì perché più riesco ad accrescere la mia cultura equestre e meglio riesco interpretarlo, è un libro molto interessate ma non è facile per chi non ha una buona preparazione tecnica.
Il principio fondamentale della "Scuola di Leggerezza" è l’assoluto rispetto del cavallo dal punto di vista fisico e mentale (già questo mi conferma che sono nella strada giusta!). Si ispira ai grandi Maestri Classici del passato: La Guérinière, Baucher, L’Hotte, etc.
Un giorno sono andata alla biblioteca per vedere se c'era qualche lettura interessante riguardante l'equitazione e quasi per caso mi sono portata a casa un librone dal titolo "Dizionario Ragionato di Equitazione", l'avevo frettolosamente sfogliato, mi sembrava carino ma non pensavo di avere in mano un'opera d'arte! Si trattava nientepopodimeno che della traduzione italiana datata 1933 del libro "Dictionnair raisonnè d'èquitation", datato 1833, di  François Baucher, grande cavaliere francese, interprete e innovatore dell'equitazione classica. Libro introvabile e dal fascino eccezionale, non solo per i contenuti ma soprattutto per la forma. Un piccolo assaggio l'ho pubblicato in un precedente post "Definizione di Amazzone". Quando lo leggo mi sembra di entrare in un'altra epoca, fatta di cavalieri, dame, cavalli, nobili, scuderie, passioni... ehhhh, semplicemente affascinante!!!!!
Bhe, tornando al dunque,  François Baucher e le sue tecniche tramandate nei sui scritti è l'ispiratore dei principi della "Scuola di Leggerezza". Da qui comincia la mia ricerca dei grandi maestri dell'arte equestre nella storia. Ho letto le loro biografie, alcuni dei loro libri, mi sono imbattuta su siti e blogs meravigliosi dove ho recuperato un sacco di informazioni.
Il percorso è lungo, forse infinito, quindi ho deciso di provare a sintetizzare le informazioni acquisite in questo blog, nel post "I grandi maestri dell'arte equestre nella storia", in modo da fissarle anche nella mia testa e poterle velocemente recuperare per rinfrescare la memoria.
Pubblicherò prima una lista di nomi e relativa epoca storica in ordine di cronologico, che aggiornerò in caso di nuove scoperte, e poi dedicherò un post a ciascuno di questi illustri nomi, riportando i link delle fonti.
Così nulla andrà perso :))))
A presto!

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