"Noi siamo come nani sulle spalle di giganti, così che possiamo vedere più cose e più lontano di quanto vedessero questi ultimi; non perché la nostra vista sia più acuta, o la nostra altezza ci avvantaggi, ma perché siamo sostenuti e innalzati dalla statura dei giganti ai quali ci appoggiamo"

Bernardo di Chartres,1120

sabato 13 dicembre 2014

Antoine de Pluvinel

Antoine de Pluvinel, nacque nel 1552 a Crest e morì nel 1620 a Parigi.
Assieme a  Salomon de La Broue è stato uno dei precursori della scuola di equitazione francese.
In giovane età fu mandato dal padre in Italia, a Napoli, presso l'accademia fondata fa Federico Grisone , dove rimase fino al 1571 acquisendo il metodi di addestramento equestre dell'allora maestro Giovanni Battista Pignatelli.

Tornato poi in Francia divenne istruttore di Enrico III (re di Francia dal 1574 al 1589), del suo successore Enrico IV (1589-1610) ed infine di Luigi XIII (1610-1643).
Nel 1594, a coronamento di un suo sogno, riuscì a fondare a Parigi l'"Academie d'Equitation". Lì, la nobiltà francese andava per studiare non solo l'equitazione ma anche la danza, la musica e la matematica. Richelieu, futuro primo ministro del re Luigi XIII, e William Cavendish Duca di Newcastle furono tra gli allievi illustri di questa accademia prestigiosa.

Pluvinel, raffinò i metodi usati dal suo maestro italiano Pignatelli , era molto rispettoso verso il cavallo, impiegava gli aiuti in maniera fine e utilizzava morsi più delicati. Considerava il cavallo un animale sensibile, intelligente, con difetti e qualità soggettive e quindi dotato di personalità, era contrario all'uso della forza per ottenerne l'obbedienza ma cercava piuttosto la comprensione utilizzando metodi dolci. Riteneva importante rendere piacevole il lavoro per il cavallo ottenendo così da quest'ultimo maggiore disponibilità e migliori andature.

Volendo ottenere andature sempre più elastiche e corte, introdusse l'uso dei pilieri attraverso i quali riusciva a rendere pieghevole ed elastico il cavallo.
Nell'addestramento intorno al piliere unico, tecnica già utilizzata in Italia, il cavallo cammina spostando le anche su una circonferenza a diametro maggiore di quella tracciata dagli anteriori e prefigura il lavoro su due piste e la flessione della spalla in dentro. Mentre la lezione ai doppi pilieri, codificata da Pluvinel, ha per obiettivo quello di compattare le forze del cavallo , di portarlo alla riunione e di raddrizzarlo .Queste tecniche sono ampiamente descritte e raffigurate nel suo libro "L'instruction du Roy en l'exercice de monter à cheval" pubblicato dopo la sua morte, nel 1625,e sono ancora in uso nella scuola di Vienna.

Pluvinel può essere considerato il padre della moderna equitazione, i suoi insegnamenti saranno poi ripresi e raffinati da La Gueriniere.


Ha detto: “La bontà deve prevalere sulla violenza, per cui si deve punire un cavallo soltanto se il suo rifiuto è originato da pigrizia"

Le fonti:
http://www.aaee.it/node/81
http://passionevaquera.webnode.it/s/
http://en.wikipedia.org/wiki/Antoine_de_Pluvinel 
http://fr.wikipedia.org/wiki/Antoine_de_Pluvinel


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